Fabio Famularo, Stromboli, stelle di fuoco. I racconti delle eruzioni, Stromboli,
Edizioni Strombolibri, 2013, 136 pp., ISBN 978-88-95296-12-8.
Cosa
vuol dire vivere in un'isola? Probabilmente non tutti lo sanno. Noi siciliani
sicuramente sì. Ma vivere in un'isola di piccole dimensioni dominata
dall’incombente possanza di un vulcano è esperienza che solo a pochi è concesso
di vivere. Questo libro di Fabio Famularo ci racconta la vita di questa
comunità isolana, quella di Stromboli, attraverso gli occhi dei “paesani”, in
tre momenti precisi della loro storia: questi momenti coincidono con le date
delle più rilevanti eruzioni del vulcano. La struttura della narrazione è
quindi tripartita: ogni capitolo ha come titolo il giorno, il mese e l’anno
dello spiacevole evento.
Iddu, così gli Stromboliani
chiamano il vulcano, viene rappresentato come una presenza ingombrante nella
vita della comunità; ogni abitante prova un sentimento bipolare nei suoi
confronti: da un lato è un continuo punto di riferimento, una figura
rassicurante, una sorta di madre, soprattutto per i pescatori che sfruttano i
suoni prodotti dal cratere per ritrovare la via di casa nelle giornate di
maltempo o di nebbia, dall’altro un padre burbero e scontroso, che bisogna
assecondare e del quale non si devono ignorare i segnali, i consigli e le
indicazioni.
I tre
racconti narrano tre momenti diversi di Stromboli (1919, 1930, 2002), ma il
tempo sembra essersi fermato, o meglio, come tipico all'interno di un'isola,
sembra trascorrere molto lentamente. Ci si immerge in un sostrato mitico in cui
volteggiano e turbinano termini della tradizione popolare, ormai quasi in
disuso, come tartana, lampare, bisuolo, in cui ritornano vivide nella mente dell’autore dei gesti
e delle consuetudini ormai dimenticate, come la benedizione del prete prima la
partenza dei pescatori, o la tecnica con cui si imbastiscono le reti.
Scari, Piscità, Scalo Balordi, Fico Grande, Spiaggia Lunga: Famularo ci racconta in maniera così vivida e
chiara la sua terra, tanto che pian piano si materializza davanti ai nostri
occhi e ci fa venir la voglia di andare a conoscere di persona i luoghi di cui
parla.
Un
libro da leggere tutto d’un fiato, senza pause, senza distrazioni.
Vincenzo
Bagnera
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