Pico Di Trapani, Viaggio in Sicilia: I luoghi del turismo responsabile con Addio Pizzo,
Marsala-Palermo, Navarra Editore, 2013, 158 pp., ISBN 978-88-95756-87-5.
Palermo
è indiscutibilmente, sotto molto aspetti, una delle più belle città del mondo:
architettura, paesaggio, posizione geografica, clima… Purtroppo da tanto tempo
la sua anima è fiaccata da un cancro che tenta di distruggerla lentamente e
costantemente: questa malattia è indicata da tutti genericamente con il nome di
mafia. La cosa triste è che questo “morbo” tende ad attirare su di sé
l’attenzione a discapito di tutte le meraviglie della nostra terra: nel mondo
saremo più facilmente conosciuti quindi come “capitale della mafia” che non
come “capitale della cultura arabo-normanna”, per esempio.
Per
fortuna, negli anni, abbiamo avuto tantissimi uomini che si sono battuti
strenuamente perché il nome del nostro popolo smettesse di essere infangato in
modo così spietato; paladini che hanno offerto la loro vita per servire la loro
patria, che non hanno avuto paura di quella quiete assordante che avvolgeva la
loro città e con un grido silenzioso hanno in tutti i modi provato a riportare
al candore originario la vitalità di Palermo. “Come nani sulle spalle di
giganti” dobbiamo sfruttare le loro armi, la loro esperienza, il loro aiuto, il
loro sacrificio per portare avanti questa dura lotta che, mai come oggi, sembra
volgere a nostro favore. Dal 2004 al fianco dei palermitani combatte questa
battaglia “Addio Pizzo”, un’associazione di giovani impegnata nello
smantellamento del sistema di estorsione indebita di denaro praticata, a danno
dei proprietari delle attività commerciali, dai “picciotti” di Cosa Nostra.
Questo
volume, scritto da Pico Di Trapani (se qualcuno se lo stesse chiedendo, non è
parente di Maria Di Trapani, ndr.), attivista palermitano che da anni si occupa
del fenomeno mafioso, nonché dell’evoluzione del movimento antimafia siciliano,
non è la classica guida che rispetta i tradizionali itinerari turistici di
Palermo. Questa guida ci accompagna in un percorso nuovo, attraverso i luoghi
di particolare interesse storico e culturale in cui la prepotente omertà
mafiosa si è scontrata con la civiltà cittadina dell’antimafia: sentiremo
raccontare le storie di denunce di estorsioni, la lotta continua per ricordare
la memoria di un parente assassinato, l’eroismo di un gruppo di giovani
impegnato a creare una rete di collaborazioni fondata sulla legalità.
La
prima parte del volume è costituita da 4 itinerari turistici interni alla città
di Palermo: Itinerario A – Teatro Massimo, Mercato del Capo, Piazza della
Memoria; Itinerario B – Cattedrale, Questura, Quattro Canti e Piazza Pretoria,
Chiesa della Martorana; Itinerario C – Antica Focacceria san Francesco ed
Emporio Pizzo-Free, La Kalsa e piazza Marina, Lungomare del Foro Italico e
piazza Magione; Itinerario D – Via D’Amelio, Monte Pellegrino e Castello
Utveggio, Mondello e Parco della Favorita.
La
seconda parte, invece, ci guida in alcuni paesi della provincia palermitana, in
cui la denuncia di singoli coraggiosi ha creato un legame indissolubile tra la
storia del territorio e quella di “Addio Pizzo”: Capaci, Partinico, Cinisi,
Caccamo, Corleone, Portella della Ginestra e San Giuseppe Jato.
Il
libro è condito da 16 bellissime tavole a colori che raccontano momenti, luoghi
e oggetti rilevanti della lotta antimafia di “Addio Pizzo”, nonché dalle
utilissime Note Bibliografiche [pp.
157-158] e da Contatti e Informazioni
utili.
Vincenzo
Bagnera
Dono dell'autore |
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