Margaret Mazzantini, Non ti muovere, Milano, Mondadori, 2002,
295 pp., ISBN 978-88-04-48947-2.
Si può banalizzare la trama di qualsiasi romanzo. Seguendo questo
principio, Non ti muovere è la storia
di un tradimento … ma neanche per sogno.
Margaret Mazzantini ci racconta tre vite di donna guardate attraverso la
vita di un uomo. Un uomo che finalmente, in un momento tragico della sua vita
(il gravissimo incidente di cui è rimasta vittima la figlia), trova il coraggio
di guardare spietatamente anche la sua.
C’è la relazione coniugale più o meno banale, semplice: appassionata in
certi momenti, in via di esaurimento in altri. C’è il rapporto con la figlia,
sempre tenero, anche se a volte un pò distante.
E c’è soprattutto il rapporto con Italia, la donna del caso, la
prostituta, la negazione della sensualità, la reietta. Ed è proprio in questa
strana relazione, all’inizio rabbiosa e brutale, poi sempre più umana ed
accorata, che il protagonista della storia ritrova la sua umanità.
Attraverso un percorso molto tortuoso, egli si impegnerà faticosamente,
dolorosamente e, a volte anche contro la sua volontà, prima a vedere e poi a
rispettare l’umanità dell’altra.
In tutto ciò le altre due figure femminili (Elsa, la moglie ed Angela, la
figlia) non restano sullo sfondo, non sono creature di contorno, vivono della
loro vita e hanno la possibilità di imporsi con le loro risorse che nascono
dalla personalità, dai sentimenti, dalle certezze acquisite.
Italia, invece, queste risorse non le ha: sa solo di essere un mucchietto
d’ossa, un corpo consumato che tutti possono usare; è questa la sua certezza e
in questa rimane, senza opporvisi, fino alla fine.
La fine, tragica, le riconsegnerà, anche se troppo tardi, tutta intera la
sua dignità.
Ma il romanzo si impone anche per un’altra scelta dell’autrice, un
particolare che può anche sfuggire: è scritto in prima persona, a parlare è il
protagonista. Si tratta di un uomo. Margaret Mazzantini è una donna, ma lo
dobbiamo ricordare ad ogni pagina, perché lo si dimentica facilmente.
Vincenzo Bagnera
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