Benedetta Tomasello, Buenos Aires 22. Poesia di un amore sincero,
Roma, Edizioni Libreria Croce, 2012, pp. 88, (Ozio sapiente), ISBN
978-88-6402-167-6.
Non conosco personalmente Benedetta Tomasello e non conosco la sua
storia. Buenos Aires 22. Poesia di un
amore sincero è carico di indizi, di cifre nascoste di una vita, di una
famiglia, di una casa. Averlo letto, mi fa pensare che ci sia più che uno
spaccato timido e mal celato della vita dell'autrice, in questo racconto così
appassionato e carico di sentimenti e di storie di famiglia. Un senso di
famiglia, che in molti ricorre, l'insieme delle sciagure e dei sentimenti e
dell'unione forte dei legami di sangue. Il pane condiviso, le mani strette, la
violenza delle parole.
Non è tuttavia un libro duro, o che si abbandona alla sterile elegia di
un tempo passato: Buenos Aires 22 è
anche una poesia d'amore, è soprattutto un componimento d'amore. Un amore
grande, che va oltre l'unione di due persone. È la lirica che accompagna e
contraddistingue la vita e la sorte di molti siciliani, costretti
all'emigrazione, a cercare un lavoro, a contrastare la lontananza di un amore e
la nostalgia dei familiari. Mi vengono in mente le foto e gli altarini degli
emigranti italiani all'estero. La vita vera e sofferta è presente nelle pagine
di questo volumetto. E forse ancora in questo tra mattoni e un pub e un ricordo
di un asilo o dell'arena, scaturisce il sentimento profondo che ha portato
Benedetta Tomasello a porgere la mano a una stella - forse quella buona stella
del papà - che brillerà «eternamente anche se in cieli diversi».
Piero Canale
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