George Orwell, 1984,
Milano, Oscar Mondadori, 1989, 322 pp. (Oscar classici moderni), ISBN 978-88-04-50745-1.
«Libertà è la libertà di dire che 2 + 2 = 4. Garantito ciò, tutto il
resto ne consegue naturalmente».
Leggere 1984 è difficile. É
difficile leggerlo senza riflettere e senza temere che fatti analoghi possano
avverarsi. É difficile leggerlo senza pensare che in minima parte qualcosa dei
fatti narrati si sia realizzato o si stia realizzando a nostra insaputa.
Non è tanto il Grande Fratello
televisivo degli ultimi anni a richiamare il Big Brother del romanzo (sebbene il nome del format televisivo sia
ispirato al racconto di Orwell), ma l'onnipresenza di una struttura
dell'informazione e della comunicazione nella vita odierna (si pensi ai social
network, all'e-banking, la posta elettronica, l'e-commerce e quant'altro). E
perché non Facebook? Facebook non è un Grande Fratello?
Sicuramente Facebook non è l'unico.
Esiste Google, esiste Twitter, esiste Wikipedia, che controlla la "conoscenza" (su Wikipedia vi invito a leggere il saggio
di Miguel Gotor, L'isola di Wikipedia.
Una fonte elettronica, in Prima
lezione di metodo storico, a cura di Sergio Luzzatto, Roma-Bari, Laterza,
2010, pp. 183-202). Questo discorso vale per tutti i social network. Sicuramente non c'è un solo occhio che osserva, ma
migliaia sono spalancati e scrutano e sanno cosa fai, con chi sei, chi sei. E Facebook riesce a sapere anche cosa
pensi, cosa ti piace, cosa organizzi il sabato sera e dove sei. Bene. Quello
che è stupefacente – e qui Orwell è sufficientemente lungimirante (il romanzo è
stato scritto nel 1948!) – è che nulla di ciò avviene sotto coercizione, ma è
un processo mentale lento, che è difficile contrastare, perché indolore,
silenzioso e apparentemente innocuo. L'unico modo per restare in guardia è
leggere. L'unico modo per restare in guardia è non cedere alle esemplificazioni
della realtà.
É inutile commentare, bisogna
leggerlo.
P.S. C'è anche un po' di Big Brother in Beppe Grillo e nel
Movimento 5 Stelle... "Vaffaday" come la "Giornata
dell'Odio", Comunicati stampa ai giornalisti come Dizionario della Neolingua... Cose su cui riflettere...
W Goldstein!
Piero Canale
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