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giovedì 5 giugno 2014

Un ragazzo

Nick Hornby, Un ragazzo, Milano, Tea, 2007, 265 pp., ISBN 978-88-7818-880-8.

La stravaganza e la spensieratezza che avevano caratterizzato i due primi romanzi di Nick Hornby – scrittore inglese classe ’57 – ossia Febbre a 90° e Alta fedeltà, non mancano in questo terzo volume, che invece, rispetto ai precedenti, sembra essere il frutto di una più matura rielaborazione critica personale dei temi afferenti alla sfera emozionale e sentimentale.
Questo romanzo racconta una storia d’Amicizia (la “A” maiuscola non è un errore di battitura) tra due persone anagraficamente molto distanti tra loro: uno è Will, “giovane” trentaseienne, fresco, alla moda (“COOL” dice lui), ma allo stesso tempo cinico e immaturo, senza alcuna voglia di invecchiare; l’altro è Marcus, ragazzino di dodici anni, figlio di genitori separati, molto maturo per la sua età, che non ha molti amici ed è bersaglio di soprusi da parte dei bulli di turno. La storia si svolge in una uggiosa Londra degli inizi degli anni ’90: Will è impegnato a infilarsi nei letti di mamme single, anche a costo di inventarsi un fantomatico figlio di Ned. È a questo punto che intervengono nella sua vita Marcus e sua mamma, Fiona: in un primo momento, Will non vuole avere niente a che fare con loro, ma col passare del tempo, imparano gli uni dagli altri. O meglio, l’uno ha bisogno dell’altro: Will insegna a Marcus ad agire come un dodicenne, e Marcus, a sua volta, insegna a Will a diventare uomo.
Il libro è molto divertente. Il lettore si trova a condividere empaticamente le emozioni dei personaggi in maniera spontanea, perché questi sono molto ben descritti in quello che fanno, pensano o dicono: insomma, sono al 100% reali: a tratti hai quasi l’impressione di poterli rivedere e ritrovare in persone che hai avuto la possibilità di conoscere durante la tua vita.
Una lettura particolarmente piacevole che ti sorprende per la profondità delle riflessioni, scritte in un linguaggio molto semplice e fluido.
Solo una domanda resta senza risposta alla fine del volume: chi è il “ragazzo” del titolo? Sarà Will o sarà Marcus?


Vincenzo Bagnera



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