Michele Monina, Miley Cyrus. C’era una volta Hanna Montana,
Reggio Emilia, Imprimatur, 2014, 128 pp., ISBN 978-88-6830-089-0.
La biografia di Miley Cyrus, scritta da Michele Monina e pubblicata nel
febbraio 2014 da Imprimatur, è la storia di uno shock. Il 25 maggio 2013
l'America subisce uno shock. La popstar Miley Cyrus si esibisce sul palco degli
MTV Video Music Awards. Canta il suo
ultimo singolo We Can't Stop. Ha 20
anni. Da quando ne aveva 14, interpreta Hanna Montana in una fortunatissima
serie Disney Channel. Per tutta la sua adolescenza incarna la ragazza americana
grintosa ma virginale, figlia dell'America più “bianca” e tradizionalista.
Miley viene dal Tennessee. È figlia del cantante country Bill Ray Cyrus, il
massimo del nazionalpopolare, il “Claudio Baglioni d'America”. Miley è
cresciuta sotto i riflettori. Recita per la prima volta a 9 anni, a fianco del
padre nel telefilm Doc. A 11 anni fa
parte del cast di Big Fish di Tim
Burton. A 13 anni vince il provino con la Disney. Diventa Hanna Montana. Per i
suoi 16 anni i genitori le organizzano una festa di compleanno, che poi è anche
un megaevento e un megaconcerto a Disney World. “Miley” è il suo soprannome. In
realtà si chiama Destiny Hope. Destino e Speranza. “Miley” invece sta per
“Smiley”. Sorriso. Il suo sorriso puro, pulito, luminoso ha incantato mamme e
figlie, ha rassicurato genitori e insegnanti. È stata Hanna Montana, la brava
ragazza acqua e sapone. Ha toccato il tetto del mondo tante volte, con la
parrucca biondo angelo di Hanna Montana. I suoi dischi in cima alle
classifiche.
Adesso si è tagliata i capelli e irrompe sul palco degli Mtv Video Music Awards con un body rosa
confetto e un orsacchiotto marrone stampato sul seno. Si muove un po'
scomposta, fa qualche movimento un po' volgare, come i rapper dell'hip hop, ma
niente di preoccupante. Da un annetto si è un po' “sporcata” con la musica
nera. Ha fatto alcune collaborazioni con Snoop Dogg e altri rapper. Si sta
evolvendo. Ma Miley resta sempre Hanna Montana. Come no.
I ballerini sono travestiti da orsacchiotti. Immensi orsacchiotti. Poi è
un momento. Miley si sfila il body con l'orsacchiotto. È un gesto da
spogliarellista consumata. Da night club. Da bordello. Miley resta seminuda sul
palco. Solo un microscopico bikini color carne che le copre davvero poco. Sul
palco irrompe allora il cantante Robin Thike, che ha fatto scandalo con il suo
ultimo video Blurred Lines, pieno di
donnine nude, che a un certo punto compongono con i palloncini la scritta
“Robin Thike has a big dick”. Miley Cyrus e Robin Thike cominciano a ballare
sul palco. I movimenti di Miley sono spudorati, sfacciati, espliciti. Rivela la
sua padronanza del twerking, lo
sculettamento sfrenato ed eccessivo, che finora era stata prerogativa delle
donnine seminude nei video hip hop. Miley sculetta e si strofina contro Robin
Thike. Di fatto simulano un rapporto anale. Poi Miley gioca, con modalità
assolutamente non-innocenti, con l'americanissimo gadget a forma di guantone da
baseball con l'indice puntato. È lo scandalo. C'è rumore, clamore, stordimento.
L'esibizione di Miley è un'esplosione, che ancora oggi riverbera nel mondo
dello spettacolo. Miley Cyrus ammazza Hanna Montana a colpi di twerking. L'America è sotto shock.
L'inventore del gadget del guantone attaccherà Miley per la
“profanazione” di un' “icona”. La comunità hip hop attaccherà Miley per “appropriazione
indebita” del twerking. Ci saranno
polemiche infinite su quanto Miley sia femminista o squallida o grottesca o
cinica o consapevole o pericolosa o puttana o idiota o geniale o chissacosa.
Intanto Miley Cyrus scalzerà Lady Gaga dal trono di Nuova Regina del Pop. Lady
Gaga (classe 1986) invecchierà di colpo e le sue provocazioni sessuali
diventeranno d'un tratto obsolete. Perché Miley Cyrus (classe 1992) non
ammicca, non evoca. Miley Cyrus espone. È totalmente esplicita. Prende a piene
mani dall'immaginario porno. Non erotico, non soft-core, no. Proprio porno
porno. Miley Cyrus fa cose che Lady Gaga se le sogna. Da quel 25 agosto in poi:
1) Canterà totalmente nuda nel video di
Wrecking Ball. Leccherà un martello e cavalcherà una gigantesca palla di ferro –
quella delle ruspe – sempre totalmente nuda;
2) Poserà seminuda per il fotografo
Terry Richardson, colui che ha girato anche il video di Wrecking Ball. Indosserà impensabili perizomi che le coprono a
malapena l'inguine. Mostrerà la lingua e si toccherà fieramente i genitali
guardando dritto verso lo spettatore;
3) Poi sul palco. Gli scandali durante i
concerti. A Natale farà twerking con
Babbo Natale;
4) Farà sesso orale con un enorme fallo
di plastica;
5) Farà sesso orale con una bambola
gonfiabile (con attributi maschili);
6) Farà cantare la propria vagina (però
in playback).
Risultati? Un successo clamoroso. Aveva toccato il tetto del mondo come
Hanna Montana e ora quel tetto lo sfonda come Miley Cyrus. Vendite dei dischi
alle stelle. Concerti sold-out.
Centinaia di milioni di visualizzazioni su youtube. È La Nuova Regina Del Pop.
Occupa il trono che fu di Lady Gaga, Britney Spears e Madonna (già nel 2011,
comunque, Rolling Stones incoronava Miley Cyrus “regina
del pop”, mentre nel 2010, secondo Forbes,
è “l'adolescente più ricca del mondo”. Nel 2013 invece, secondo Maxim, è “la donna più sexy del mondo”).
IL PORNO
Monina, come sempre avviene nei suoi libri, non giudica, non interpreta,
non spiega. Espone i più possibile i fatti e fornisce spunti di riflessioni.
La storia di Miley Cyrus è emblematica di un Mondo Che Cambia. Cosa
significa, infatti, questo straordinario successo di Miley Cyrus? Forse lo
sdoganamento definitivo del porno? Il porno di massa? La presa d'atto – il dato
di fatto – che per il pubblico americano (e occidentale) l'immaginario porno è
ormai entrato nella cultura popolare? Miley Cyrus d'altronde – scrive Monina –
appartiene a quella generazione “post-internet” in cui il web ormai è una cosa
scontata. Il web in cui il porno è sempre stato parte fondamentale, un
pilastro. A metà degli anni '90, infatti, più della metà delle ricerche avevano
contenuti hard. Mentre adesso, tra i 50 siti più visitati del mondo 2 sono
porno. L'industria del porno online, secondo una relazione ONU del 2012,
sfiorerebbe addirittura i 96 miliardi di dollari. Miley Cyrus – 22 anni – sta
cavalcando l'onda, dunque. E sta dimostrando di conoscere benissimo i gusti dei
giovani e dei giovanissimi. Finora tutte le sue mosse sono state un capolavoro
di marketing. E un segno dei tempi.
FEMMINISMO E POLEMICHE
Ma cosa significa l'exploit di
Miley Cyrus declinato sotto il segno dell'immaginario sessuale? È degradante
per l'immagine femminile? Oppure il contrario? E lei? Sta consapevolmente
sfruttando il suo corpo per fare il botto nello show-biz? Oppure è manovrata, sfruttata, plagiata dai cinici
affaristi del mondo dello spettacolo?
Interrogativi aperti. A tal proposito c'è stata una polemica durissima
tra Sinead O' Connor e la stessa Miley Cyrus, cominciata con una dichiarazione
di ammirazione di Miley per la O' Connor (il video Wrecking Ball si apre con
una citazione di un suo vecchio video) e finita in una lite stratosferica sui
social network. Sinead O' Connor – dopo essere stata “apprezzata” da Miley
Cyrus – pubblica una lunghissima lettera aperta in cui, con tono materno e un
po' moralistico, si preoccupa per il fenomeno-Miley. “Lo show-biz ti vuole
prostituta”. “Tu vali più del tuo corpo”. “È pericoloso lanciare il messaggio
che è bello essere prostitute”. Miley risponde su twitter con modalità
particolari. Retweetta vecchi tweet della O' Connor, scritti in un periodo in
cui la cantante soffriva di disturbi depressivi. Frasi malinconiche, richieste
d'aiuto, parole sconnesse. Miley la prende per pazza, in altre parole, e la
sbeffeggia sui social network. La situazione degenera. La O' Connor risponde
con due lettere infuocate in cui parla apertamente di “bullismo”, in cui chiede
“scuse pubbliche a nome di tutte le persone che soffrono o hanno sofferto di
disturbi mentali”. E conclude: “Quando finirai in un reparto psichiatrico o in
una clinica di riabilitazione sarò felice di farti visita...e non mi abbasserò
a prenderti in giro”. Intervengono anche altre due personaggi molto sentiti nel
mondo femminista: Amanda Palmer – che sostiene che “probabilmente non c'è
nessuno che la sfrutta” e che quindi “Miley regge il gioco”. “Credo che sia
tutto farina del suo sacco” - e Annie Lennox, che si dice “preoccupata” per
tutti questi “culi e tette usati per vendere”, attaccando internet e la sua
fruizione che sta facendo “perdere il concetto di limite (di età ndr)”.
Il dibattito è aperto. La metamorfosi di Miley è femminista o no?
Alimenta atteggiamenti e modi di pensare maschilisti e sessisti oppure apre
altre strade per l'emancipazione femminile? Monina fa un parallelo con un
fenomeno della controcultura di una generazione fa. Evoca i cortometraggi porno
di metà anni '80 di Lydia Lunch, idolo della no-wave newyorkese, frontman dei Teenage Jesus and The Jerks. Il film Fingered del regista Richard Kern, che
finisce con una violentissima scena in cui Lydia Lunch viene sodomizzata.
Questo film e le citazioni al regista Russ Mayer, anche lui idolo di certa
controcultura. Tutte le sue scene di sesso violento in cui però è la donna a
reggere le fila, a volere quella violenza selvaggia. Film in cui avviene uno
strano capovolgimento, in cui sodomia e sesso orale (per esempio) non sono più
simbolo di sottomissione sessuale, ma diventano invece bandiere da sventolare,
pratiche liberatorie e orgogliose da praticare con gusto della trasgressione.
Segni di avvenuta emancipazione. Quindi porno e femminismo. Oppure porno e
sessismo. Porno e degradazione. Porno ed emancipazione. Cosa sta combinando
Miley Cyrus? Si sta facendo trascinare da cinici affaristi, sta rischiando la
salute mentale o sta liberamente esibendo il suo corpo per portare avanti la
sua performance? La sua fierezza, la
sua violenza nell'aver ammazzato in questo modo Hanna Montana, sono segni di
una stabilità e di una forza che le farà “reggere il gioco” anche in futuro?
Oppure stiamo assistendo a un salto talmente in alto che avrà una ricaduta
dolorosa?
VITA SOTTO I RIFLETTORI
Un'ultima nota. Miley Cyrus – spiega Monina – è letteralmente “cresciuta
sotto i riflettori”. La sua vita è sempre stata condizionata dagli impegni di
lavoro, dagli orari pazzi dello show biz
e dalla sovraesposizione mediatica. Le sue relazioni amorose – il più delle
volte tenute nascoste dai manager di Hanna Montana – sono sempre state vissute
all'interno di questa dimensione particolare. Fino alle ultime relazioni, rese
pubbliche, consumate a furia di tweet
e gossip, pettegolezzi e insinuazioni che puntualmente finivano nei tabloid e
nei siti internet di tutto il mondo. Scrive Monina: «Essere una popstar di fama
mondiale, specie essere una popstar di fama mondiale fin da quando si è
bambini, comporta dei sacrifici che sulle prime potrebbero sfuggire, come il
venir meno di un minimo di libertà d'azione. Ma soprattutto la privazione,
quasi violenta, di ogni rapporto che si possa definire disinteressato,
l'accesso al mondo dei sentimenti fini a se stessi. […] Provate voi a crescere
davanti alle telecamere, a ritrovare ogni vostro sospiro lì, immortalato da un
paparazzo, deriso su questo o quell'altro forum...».
Nino Fricano
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