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giovedì 14 novembre 2013

Le avventure di White-Man a Palermo


Si è inaugurato venerdì 8 novembre il XXXVIII Festival di Morgana – Poikilía: variazioni sul tema, diretto da Rosario Perricone per conto dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari. Organizzato presso la sua sede storica, il Museo delle Marionette, ad aprire le due settimane di eventi e incontri è stato lo spettacolo The adventures of White-Man di Paul Zaloom, un performer di Los Angeles, marionettista, regista e scrittore dalla tagliente ed allegra satira. Morale, politica, e costume vengono da lui raccontate attraverso il filtro corrosivo del teatro di oggetti: sono loro i minuscoli protagonisti di un teatrino del trash (sur)reale che rivela logiche squallide e crudeli miserie del protagonista, il White-Man del titolo, abitante del pianeta Caucazoid letteralmente venuto da cielo in Terra a miracol mostrare. La sua "civiltà" s’impone su indigeni e natura, sostituendo l’artificiale e conformato al vario e spontaneo: il White-Man lotta per il "bene" della Terra, che ovviamente è il suo "bene". Sul piccolo palco di un teatrino, proiettato sul megaschermo che agisce da fondale, gli oggetti si affastellano affannosamente, animati e raccontati dall’istrionico Zaloom. Trofei sbeccati, bambole smembrate, mappamondi da due lire, stelle di latta, sagome di cartone sono mostrati come veri e propri idoli della società, nel duplice senso greco di eidola, ossia immagini e fantasmi: del consumismo, dell’ipocrisia, del perbenismo, dell’avidità e dell’egoismo. Hanno perso la loro funzione iniziale per diventare contemporanee marionette risemantizzate. Oggetti perlopiù inutili e kitsch che si ricollegano ai discorsi portati avanti da molti artisti contemporanei di Junk Art e Art of Trash (ma già iniziati dall’Arte Povera di Pistoletto e dalla Pop Art di Warhol), che acquistano fascino con la narrazione vivace di Zaloom. Per maggiore fruibilità, sullo schermo si proietta la traduzione del testo inscenato, ma sono gli oggetti a raccontarsi da sé. E quando cala il sipario e si riaccendono le luci, ci si può avvicinare al tavolo e costatare che, finita la magia dei riflettori, ciò che resta è solo spazzatura.
Per le informazioni sullo spettacolo e sul programma del festival è possibile consultare il sito del Museo delle Marionette.


Eloisia Tiziana Sparacino

L'artista Paul Zaloom (a sinistra) e il direttore del Festival Rosario Perricone.

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