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giovedì 5 febbraio 2015

Black Jesus

Federico Buffa, Black Jesus. The Anthology, Milano, Edizioni Libreria dello Sport, 2009, 223 pp. (Collana Tullio), ISBN 978-88-6127-023-7.

L’Italia, si sa, è famosa per il buon cibo, le belle donne, la moda ed il calcio. Milioni di appassionati trascorrono la domenica incollati al teleschermo o appollaiati sui seggiolini degli spalti di qualche stadio ad ammirare le prodezze degli ipermilionari atleti. Da un po’ di tempo, però, gli italiani stanno cominciando ad apprezzare un altro sport, grazie alla fortissima influenza culturale a stelle e strisce: il basket (o pallacanestro, che dir si voglia).
Questo interessante volume è un must per chi vuole conoscere gli aspetti meno noti del basket americano, o semplicemente, vuole rilassarsi leggendo le erudite evoluzioni linguistiche dell’autore, Federico Buffa. Anche noto con il soprannome di “Avvocato”, Buffa è un giornalista, nonché telecronista sportivo italiano, conosciuto per la sua grande verve e per la sua abilità retorica. Tra le pagine di questo libro sentiremo parlare non solo di NBA e di coloro che “ce l’hanno fatta” (coloro che sono riusciti a diventare professionisti nella massima serie americana di pallacanestro), ma anche dei campetti in cemento dei sobborghi d’oltreoceano, dove, per farti rispettare, devi sgomitare, fare a spallate e provare a resistere al più violento dei falli. Leggeremo le storie di Earl Manigault o di Ronnie Fields e della sua straordinaria capacità nell’elevazione, tanto che sembrava planare verso canestro; di Lamar Odom o del rissoso Ron Artest, e ancora di quel “serbatoio” di campioni che è la Oak Hill Accademy.
Una lettura veramente piacevole, quindi, per chiunque voglia aprirsi nuovi orizzonti sportivi, e non rimanere chiuso nel tradizionale e classico undici contro undici tricolore.

Vincenzo Bagnera





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