Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, La Casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili,
Milano, Rizzoli, 2007, 284 pp., ISBN 978-88-17-01714-5.
Nel nostro disgraziato Paese il tempo,
invece di migliorare le cose, non fa altro che peggiorarle. Ripropongo, dunque,
questo best-seller del 2007 in cui vengono denunciati, dati alla mano, tutti i buchi
neri della politica italiana. Il libro riporta minuziosamente
i costi e i privilegi della nostra classe politica e le conseguenze di essi
sulla popolazione. Con chiarezza e obiettività Rizzo e Stella mettono nero su
bianco i vizi di una classe dirigente sempre più avida e bramosa, poco propensa
al bene comune e alla buona amministrazione e sempre più interessata ad
arricchirsi a dismisura alle spalle dei cittadini.
Gli
autori de La Casta sono due grandi
giornalisti che, partendo da una minuziosa raccolta di numeri e dati, sono
arrivati a formulare delle conclusioni sconvolgenti eppure difficilmente
confutabili.
La
narrazione obiettiva, ironica e accattivante, si concentra sulle vicende di
sprechi e mala amministrazione: dalla politica locale – con le innumerevoli
province inutili, la sanità allo sbando, le regioni autonome che costano più di
un emirato – al contesto nazionale: impunità, leggi ad personam (ma spesso
anche ad personas…) e fiumi di
finanziamenti.
Il
racconto di Stella e Rizzo sembra a volte surreale quasi impossibile,
impensabile perché impensabile è anche la bassezza di certi fatti che
difficilmente si addicono a una classe dirigente degna di questo nome. Un Paese
che ha gli eurodeputati più pagati (anzi strapagati) d’Europa, ma anche i più
assenteisti; un Paese che è passato da un Presidente della Repubblica, Enrico
De Nicola[1],
che rifiutò la propria indennità in un periodo, il dopoguerra, non proprio di
vacche grasse, a consiglieri regionali le cui indennità possono competere con
quelle dei governatori dei più ricchi Stati americani. Per non parlare di
deputati e senatori nazionali: lì il conto dei vizi e dei privilegi è sempre
maggiore, anno dopo anno.
Questo
libro la classe dirigente italiana l’ha scritto da sola, con i suoi vizi, le
sue malefatte, la sua immoralità. Un best-seller che ci invita ad aprire gli
occhi su chi ci governa, sui modi in cui lo fa, a discapito dei suoi elettori.
La Casta – testimonianza di una
classe dirigente da cambiare ma non da dimenticare, affinché non si continuino
a ripetere gli stessi errori del passato – è il punto di partenza per una
cocente e seria riflessione sulla necessità immediata di costruire una nuova
classe dirigente pulita e trasparente.
Biagio
Bertino
[1] M. Travaglio, Enrico De Nicola, il
monarchico col paltò rivoltato, in «Il Fatto Quotidiano», 10 aprile 2013.
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