Stefano
Benni, Stranalandia, disegni di Pirro Cuniberti, Milano, Feltrinelli,
2009, 109 pp., ISBN 978-88-07-81079-4.
Esiste
davvero, in mezzo all’Oceano Atlantico, l’isola di Stranalandia «dove tutto è
così strano che più niente sembra strano»? (quarta di copertina).
Questa
diciannovesima edizione di una pubblicazione del 1984 di Stefano Benni, che
potrebbe apparire un libro per soli bambini, risulta invece una gradevole
lettura per tutte le età.
Stranalandia
è un’isola; un’isola dove tutto appartiene a una fantasia operata con sapienza
dalla natura, rappresentata da bizzarre creature zoologiche, botaniche, ecc. In
quest’opera si ritrovano fantastiche descrizioni di animali quali la Bancaruga,
il Cervo Pomellato o il Topo Cagone, tutti residenti in quest’isola misteriosa
dove, agli inizi del ‘900 a causa di un naufragio, due professori-scienziati
dell’università di Edimburgo riescono a sopravvivere per tre anni: durante tale
periodo i due riescono a raccogliere una grande quantità di dati, disegni e
osservazioni. Misteriosamente è stato rinvenuto il secondo volume del loro
diario, originariamente composto da tre libri, dove si leggono narrazioni
inverosimili: tutto ciò «è un’invenzione fantastica o la testimonianza reale
del più incredibile prodigio naturale mai scoperto»? (quarta di copertina). Ai lettori la risposta.
Un
tuffo in una natura fantastica dove alla fine di questo meraviglioso viaggio si
avverte la voglia di ideare e creare un nuovo stravagante personaggio e
collocarlo tra le spiagge e le foreste di Stranalandia.
Un
libro divertente attraverso il quale Stefano Benni, con trovate assolutamente
geniali, si conferma nuovamente autore creativo e di grande livello; presenti
anche 6 tavole a colori e 64 disegni in bianco e nero di Pirro Cuniberti che
rendono perfettamente le descrizioni degli animali.
Biagio Bertino
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