Vincenzo
Matera, Antropologia in sette parole chiave, Palermo, Sellerio, 2006,
177 pp., ISBN 88-389-2124-5.
Cos’è
questa scienza misteriosa che da sempre ha portato l’uomo a studiare sè stesso
sotto molteplici punti di vista? Quali sono i suoi punti cardine? Quali sono i
principi che ne regolano il funzionamento?
L’autore,
Vincenzo Matera, docente di Antropologia culturale nella Facoltà di Scienze
della formazione dell’Università di Milano-Bicocca, raccoglie in questo volume
una serie di saggi che danno la sua particolare visione su questa scienza; ogni
saggio fa capo ad un termine di assoluta importanza, una parola chiave, nella complessa ed eterogenea composizione della
materia antropologica: sette parole, sette saggi. Anzi, sette più uno:
“Antropologia”.
Incompletezza: dopo
aver analizzato velocemente alcune delle specie umane (Australopitecus, Erectus, Sapiens) mette in luce che deve essere la
prospettiva che adotterà per comprendere tutte le varie sfaccettature
psicologiche sociali e antropologiche dell’essere umano, ossia quella che
riconosce l’uomo “come un animale difettoso dal punto di vista strettamente
biologico”, e proprio per questo, che tende a svincolarsi dalla propria
dimensione organica.
Cultura: intesa come
caratteristica quasi obbligatoria dell’essere umano, che, a differenza degli
altri animali, non è geneticamente programmato dalla nascita alla
sopravvivenza, ma anzi sente l’esigenza di una cultura come elemento
indispensabile per la salvaguardia della propria specie.
Comunicazione: ossia
la capacità dell’essere umano di mettere in circolo, di far divulgare nella
società, di aprire al sociale quella cultura, rimedio alla sua incapacità, alla
sua «difettosità originaria».
Identità: concetto ampio e
articolato, su cui verte da anni gran parte del dibattito antropologico, che
coincide con la cristallizzazione, ambigua e temporanea, di punti di
riferimento, di stereotipi, per l’azione e per l’interazione, e che è
strettamente correlato con la nozione di diversità.
Campo, Intenzionalità, Interazione: sono
tre termini che afferiscono alla sfera della ricerca scientifica
dell’antropologo, che impone una “particolare prospettiva conoscitiva”, e che
porta a una serie di problematiche critiche, una fra tutte quella che Matera
chiama il «più altro degli altri».
Il
testo è corredato di un’ampia Bibliografia
(pp.157-173) e di un Indice dei nomi
(pp.175-177) utilissimo per chi volesse o dovesse approfondire la sua ricerca.
Vincenzo
Bagnera
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