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venerdì 5 aprile 2013

Voi non sapete



Andrea Camilleri, Voi non sapete. Gli amici, i nemici, la mafia, il mondo nei pizzini di Bernardo Provenzano, Milano, Mondadori, 2007, 212 pp., ISBN 978-88-04-58587-9.

Bernardo Provenzano, tristemente noto per essere stato un sanguinoso boss mafioso siciliano, dalla sua pluridecennale latitanza usava comunicare con dei bigliettini cartacei, manoscritti o dattiloscritti, che consegnava a uomini di sua fiducia e che dovevano poi essere recapitati al destinatario per informarlo in maniera “riservata”. Questo volume è una sorta di “dizionario” in cui sono raccolti le voci e i temi che ricorrono più spesso nei famosi “pizzini” di Provenzano, tracciando così un codice linguistico anomalo che diviene idioma a tutti gli effetti.
In ordine alfabetico vengono proposti i temi di cui parlava il latitante. Per fare alcuni esempi: gli «Affari» (p. 9), il «Comando» (p. 50), la «Famiglia» (p. 70), la «Magistratura» (p. 101), la «Religiosità» (p. 151), l’«Umiltà» (p. 190), e molto altro ancora.
A pagina 40 viene esposto il tema della «Bibbia». Provenzano aveva una copia della Bibbia delle Edizioni Paoline. A giudicare dallo stato in cui versava l’oggetto al momento del ritrovamento e dalle numerose sottolineature che conteneva, possiamo supporre che dovesse essere oggetto di consultazione quotidiana da parte del boss. La prima sottolineatura si trova già nell’introduzione al volume: «La perseveranza nella pratica del bene» (p. 40). In un pizzino Provenzano scrive: «Preghiamo il Nostro buon Dio, che ci guidi, a fare opere Buone. E per tutti» (p. 40). Ovviamente è chiaro che la perseveranza cui fa riferimento Provenzano è quella volta ad arricchire sempre più di potere e denaro la mafia. Provenzano era anche chiamato, all’interno di Cosa Nostra, “’u Raggiuneri”. Non a caso, nella sua Bibbia, il testo più letto e sottolineato tra quelli che compongono il Vecchio Testamento è il libro dei Numeri.
Questa volta Andrea Camilleri – scrittore siciliano noto soprattutto per i suoi racconti sulle vicende del Commissario Montalbano (ma non solo) – ha deciso di occuparsi del tema della mafia. Quando le carte del boss sono state rese pubbliche, all’autore si è offerta un’opportunità imperdibile: da uomo e intellettuale di cultura siciliana, sapeva benissimo che da quei testi si potevano ricavare preziosissime informazioni di carattere linguistico, antropologico, religioso, sociale, tali da costituire, per chi sapeva comprenderli, una chiave di lettura curiosa e anomala.
Ne viene fuori un libro ironico e amaro allo stesso tempo, una sorta di guida che, voce per voce, ci svela l’alfabeto con cui uno dei boss più spietati di Cosa nostra ha saputo parlare per più di quarant’anni alla sua organizzazione (e non solo), mostrandoci infine come nella banalità di parole apparentemente comuni possa nascondersi la freddezza del male.

Biagio Bertino


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