Ruth Sheppard, Le guerre di Alessandro Magno, traduzione di Rossana Macuz
Varrocchi, Gorizia, LEG - Libreria Editrice Goriziana, 2012, 301 pp.
(Biblioteca di arte militare, 26), ISBN 978-88-6102-108-2.
Grandissimi
studiosi di parecchie nazionalità hanno da sempre concentrato la loro
attenzione sulla figura del più celebre condottiero della storia, Alessandro
Magno, producendo ponderosi volumi, talvolta difficilmente leggibili
integralmente, se non da specialisti accademici. Il testo di Ruth Sheppard – storica
formatasi presso il St. John College di Oxford – invece, grazie alla sua verve stilistica, riesce ad affascinare
il lettore e soprattutto a non annoiarlo mai: un risultato non da poco, visto
che la scientificità del libro non ne risente per nulla.
Il volume
si apre con una panoramica della situazione politico-economica in Grecia ed in
Persia nel V e nel IV secolo a. C. e continua con la narrazione dell’ascesa
della Macedonia a potenza egemone nella penisola ellenica, sotto il comando di
Filippo II. Solo dopo questa necessaria premessa (che si estende per 4
capitoli) inizia il racconto delle vicende del giovane Alessandro:
dall’educazione che riceve – per volere del padre – da Aristotele, alla morte
prematura a Babilonia, passando per il momento in cui è acclamato re
dall’esercito, e per quello in cui decide di intraprendere la spedizione nel
continente asiatico per sconfiggere Dario III, re di Persia, convinto che «come
il cielo non contiene due soli, l'Asia non conterrà due re» [ Diodoro
Siculo, Biblioteca Storica, XX, 18 ]. Di
questa campagna, che lo porterà a diventare signore di un vastissimo
territorio, il testo esamina gli schieramenti, le tattiche, i movimenti in
battaglia, con l’aiuto di un ricchissimo apparato di mappe, illustrazioni e
ricostruzioni.
Il
libro si conclude con l’utile Glossario
[pp. 289-293], una poco approfondita Bibliografia
[pp. 295-296] e l’Indice dei nomi
[pp. 297-301]. Pratica, per una consultazione completa e scrupolosa del volume,
è la Cronologia [pp. 8-9], che
riporta gli avvenimenti che vanno dall’apparizione dei primi eserciti di opliti
in Grecia (650 a. C. ca.) alla battaglia di Ipso (301 a. C.).
Vincenzo
Bagnera
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