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martedì 5 febbraio 2013

United States Information Service di Trieste. Catalogo del fondo cinematografico 1941-1966



United States Information Service di Trieste. Catalogo del fondo cinematografico 1941-1966, a cura di Giulia Barbera e Giovanna Tosatti, Roma, Ministero per i Beni e le Attività culturali - Direzione generale per gli Archivi, 2007, XII+392 pp. (Pubblicazione degli archivi di Stato. Strumenti, 175), ISBN 978-88-7125-286-5.

Il volume riporta il catalogo del fondo cinematografico dell'United States Information Service (USIS) di Trieste, confluito nell'Archivio Centrale dello Stato nel 1987, dopo che il fondo era stato versato nell'Archivio di Stato del capoluogo giuliano nel 1984.
 Il fondo è composto di 506 film.
 Il catalogo riporta le schede fatte per ogni film, nelle quali è possibile trovare tutti i dati inerenti le pellicole (data, regia, montaggio, fotografia, musica, produttore o ente committente, durata, bianco/nero o colore, sonoro, lingua, un abstract del contenuto e l'indicazione di voci per indici o chiavi di ricerca).
 Il catalogo ha un buon apparato di indici che permettono la ricerca dei film per diverse voci (indice dei registi, degli autori dei soggetti e delle sceneggiature, dei direttori della fotografia, degli scenografi, degli autori delle colonne sonore, dei montatori, dei produttori e delle case di produzione, dei nomi e delle cose notevoli).
 A corredo de catalogo sono stati inseriti nel volume alcuni saggi che inquadrano la vicenda storico-politica del centro USIS di Trieste, l'importanza del patrimonio del fondo cinematografico e l'uso strumentale della propaganda in Italia da parte degli americani nel dopoguerra.
 Il saggio di Giampaolo Valdevit, Trieste e il Piano Marshall, ripercorre le vicende della città di Trieste negli anni dell'immediato dopoguerra fino al 1955 e della sorte (spesso sconosciuta) analoga a quella di Berlino, quale città occupata e divisa.
 David W. Ellwood, in Il cinema di propaganda americano e la controparte italiana: nuovi elementi per una storia visiva del dopoguerra, e Ansano Giannarelli, in Modelli statunitensi di produzione audiovisiva, spiegano l'importanza del cinema nella propaganda americana al servizio del Piano Marshall e sull'uso massivo del mezzo cinematografico nella diffusione dell'american way of life.
 Il saggio di Ugo Cova ripercorre le vicende storico-istituzionali del fondo cinematografico e la sua importanza per la conservazione della memoria locale di Trieste e nazionale.
 Nell'ultimo saggio di Giovanna Tosatti, Propaganda e informazione nell'Italia del secondo dopoguerra: il fondo audiovisivo dell'USIS di Trieste, si ha un sunto di quanto già scritto nel libro di Anania-Tosatti, L'amico americano.

Piero Canale

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