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giovedì 5 febbraio 2015

Splendore

Margaret Mazzantini, Splendore, Milano, Mondadori, 2013, 309 pp., ISBN 978-88-04-63808-7.

Chi ha amato almeno una volta nella vita, sa come possa essere devastante non poter vivere liberamente il proprio sentimento, specialmente se ad ostacolarlo sono le convenzioni, i sensi di colpa, le paure e la vergogna. E se – dopo una vita trascorsa nella finzione, nel tentativo di voltare pagina e indossare la maschera della “normalità” – si è quasi a un passo dal raggiungimento di quella unione tanto agognata quanto sofferta e qualcuno decide di portartela via con brutale violenza e atroce crudeltà, il dolore può diventare davvero insopportabile. Questa è, in sintesi, la storia d’amore di Guido e Costantino uniti da quello stesso sentimento viscerale che, al contempo, li divide e li trascina lontani in una vita che – nonostante tutto – riesce sempre a farli rincontrare.
Guido conosce Costantino da bambino e lo respinge sin da subito, forse conscio di quella strana attrazione che lo lega a lui e che lo spaventa. Lo tratta male, lo evita, cerca di sfuggire a quel sentimento che si fa sempre più forte e travolgente. Costantino, invece, non scappa è determinato, sa cosa vuole e fa di tutto per ottenerlo. Ma crescendo i ruoli si invertono. Guido non ha più paura, vuole vivere pienamente il suo amore, non gli importano i giudizi ed è pronto a mollare tutto per coronare quel sogno, proprio quando Costantino, talmente gravato dall’enorme peso dei pregiudizi, dall’angosciosa vergogna, dal dolore e dalla violenza subiti, crederà che solo la fede cristiana può salvarlo dalla dannazione di quell’amore impossibile e ad essa si abbandona, convinto che sia quello l’unico modo che ha per “guarire” definitivamente. I due protagonisti muoiono e rinascono tante volte all’interno della storia. La loro sofferenza è, in definitiva, quella di ogni essere umano di fronte ai limiti che impediscono di oltrepassare l’immediato.
Splendore non è soltanto la storia di un amore omosessuale, vissuto in modo assai diverso dai due protagonisti. Splendore è anche il romanzo di una vita, del passaggio dalla giovane età alla vecchiaia; dei cambiamenti anche fisici; dei rapporti con i genitori e, più in generale, con la famiglia. È un libro sui sogni e sulle aspettative; sugli errori e i rimpianti; sulla genitorialità; sul rispetto e la speranza. Insomma un libro sulla vita, a tratti commovente e drammatico, forte e amaro ma ben scritto – come la Mazzantini è solita fare nei suoi romanzi – curato e attento.
È difficile affrontare il tema dell’amore omosessuale – anche se chi scrive deve forzarsi non poco per affibbiare all’amore un’etichetta – senza cadere nella retorica da bar, nelle frasi di rito, nel sentimentalismo banale e pruriginoso. Eppure l’autrice riesce a raccontarci questa straziante e appassionante storia – durata tutta una vita – con una delicatezza e una sensibilità sublimi, senza inciampare mai nei luoghi comuni e nelle frasi fatte di cui, francamente, non si sente più alcun bisogno.
Un libro da leggere tutto d’un fiato. Bello e intenso. Vero.


Alessandra Mangano



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