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giovedì 5 febbraio 2015

Invito al castello

Emma Darcy, Invito al castello, Milano, Harlequin Mondadori, 2003, 156 pp.

Invito al castello: un libro che dovrebbe essere presente sui comodini di ogni donna in carriera – o anche sotto, per evitare che traballino per eventuali dislivelli –; un libro che ogni uomo eterno giovinetto, amante della libertà, scapolo incallito, dovrebbe adottare come manuale, così le probabilità di crescita e maturazione si azzerano.
Troppo sarcastica! Ricominciamo:
Invito al castello della Harmony, collezione Amore per sempre, di Emma Darcy, è un libro che non avrei mai acquistato, cosa che non dovrei ammettere, perché un lucido lettore deve essere in grado di leggere ogni tipo di libro, senza pregiudizi o limiti mentali; eppure è così. Ora vi racconto come è andata.
Persa una scommessa, di cui non sto qui a scrivere per non tediare i lettori, come penitenza mi fu dato in consegna – anzi regalato – proprio questo libro, con prece di leggerlo e recensirlo. Ho dunque colto l’invito alla lettura, perché una promessa è sempre una promessa e va mantenuta (anche se con due anni di ritardo).
Poco o nulla sappiamo dell’autrice, Emma Darcy, scrittrice australiana, sposata, con tre figli, dalla vita caratterizzata da tanti colpi di scena, esattamente come succede ai protagonisti dei suoi romanzi. Tutt’oggi sappiamo che abita in una bella fattoria nel Galles.
La trama si risolve in un paio di battute: lui è ricco, lei una disadattata. Si incontrano per caso. Si amano platonicamente, ma non se lo confessano.Tutto si risolve nell’eterno Amore. Lineare e da tipico plot delle commedie romantiche che trasmettono in tv, nelle calde sere di agosto, per il ciclo L’Amore è tutto rose e fiori.
La presentazione dei personaggi si limita ai due principali, Nicole e Matt, ed a quello della nonna Isabella; nonna invadente e manipolatrice, presentata come la matriarca salva-famiglia.
Il resto del libro è occupato dalle vicende di Nicole, giovane scrittrice, invitata da Isabella a scrivere la storia della sua famiglia. In realtà l’invito era premeditato da donna Isabella, desiderosa di far conoscere la giovane scrittrice a Matt, nipote minore ed unico ad essere rimasto scapolo. L’esca è pronta. Come per i precedenti nipoti, fatti accasare con matrimoni combinati e fatti passare per loro libero arbitrio, così per Matt, Isabella ha pronto su di un piatto d’argento un matrimonio perfetto con Nicole.
Matt nota subito Nicole, leggiadra fanciulla dai capelli rosso fiammeggianti, figlia di un artista jazz, morto anzitempo e di cui lei aveva scritto la biografia; ma, come da cliché, Matt è un uomo burbero e scostante, che non si abbandona a semplici moine o corteggiamenti sfacciati. Tutto deve essere sottointeso; e Nicole non sottintende un bel niente!
Il resto del libro riguarda questo sfuggente odio/amore dei due, trascinato fino al verosimile, altrimenti, come dovrebbe andare avanti la storia?
Dopo una sfilza di luoghi comuni e ovvietà, che rendono l’amore tra i due l’unico vero problema dell’intero universo, la precaria intesa che si era venuta a creare sembra compromessa, e tutto ciò a pagina149 di 155 complessive.
Non potrà risolversi tutto nelle poche rimanenti pagine - è quello che ho pensato.
Ed invece, et voilat, tutto al suo posto! I due si dichiarano il loro incontrastato e puro amore, si sposano e vivono felici, con Isabella compiacente.
Questo è quanto ci si guadagna a non dire subito come stanno le cose. Male che vada ci si rende conto di avere travisato un sentimento altrui, ma almeno non si prolunga un dubbio per 149 pagine, per poi scoprire la reciprocità del sentimento; neppure fossero stati due adolescenti compagni di classe.
La spiccia risoluzione conclude il libro, senza fare realmente intuire se le nozze siano scaturite da un loro sincero amore, o dall’arguta manipolazione di Isabella. Entusiasmo passeggero che li ha travolti in un vortice di passione destinato a finire, o vero Amore, unico e gentile?
Non lo sapremo mai, a meno di un secondo invito al castello, ma in questo caso l’invitata non sarebbe Nicole, che ormai ci vive con Isabella.


Agostina Passantino



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