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sabato 5 aprile 2014

La contea di Modica

Leonardo Sciascia e Giuseppe Leone, La contea di Modica, Palermo, Edizioni di Passaggio, 2009, 152 pp., ISBN 978-88-903703-5-9.

Nel 1983 la casa editrice Electa pubblica un’opera che narra del cuore della Sicilia, la contea di Modica del titolo appunto, per metà facendola spiegare da Leonardo Sciascia, e per metà facendola fotografare da Giuseppe Leone. Questo volume è la sua riedizione del 2009, in occasione del ventennale della morte di Sciascia, con l’aggiunta di altre foto, una nuova veste grafica e una nota di Vincenzo Consolo, altro grande intellettuale siciliano amico di Sciascia.
L’opera che ne è risultata è un bel testo, perlopiù illustrato, che mostra come di base l’essenza della contea è immutata (-bile) – in una sfera quasi atemporale e astratta – nel trascorrere di più di mezzo secolo, dagli anni Cinquanta del Novecento al Duemila. Gli scatti sono quasi sempre in bianco e nero, alternano paesaggi, bambini in gioco, lavoratori nei campi, ambulanti, processioni religiose di Modica, Ispica, Pozzallo, Ragusa, Vittoria, Chiaramonte Gulfi. Non c’è una sequenza temporale o un raggruppamento tematico, in un flusso di microstorie quotidiane raccontate discretamente, senza giudicare, quasi in punta di piedi. Non vi sono didascalie: sotto ogni foto solo un rigo con il paese ritratto e l’anno.
Sciascia nel suo breve saggio spiega come questa, nella definizione siciliana, sia la cosiddetta ‘Sicilia babba’, notando la «curiosa contraddizione: di considerare stupida, e particolarmente stupida, questa parte della Sicilia di cui contemporaneamente si riconosce e si esalta la tranquillità del vivere, il benessere, l’eccellenza dei prodotti. Evidentemente, una sorta di masochismo presiede a un così contraddittorio giudizio» [p. 11].
Il volume si apre con lo scritto di Consolo La contea di Modica. Una nota [pp. 7-10], datato 2009; segue il saggio di Sciascia La contea di Modica [pp. 11-22] del 1983, e quindi le Tavole di Leone [pp. 23-138].
In chiusura sono tradotti in inglese i due testi di Consolo [pp. 139-140] e Sciascia [pp. 141-149].
Si consiglia l’acquisto di questo libro non per il suo valore esornativo, ma perché le fotografie, ancor più dei testi, raccontano tante storie e forniscono spunti di riflessione.

Eloisia Tiziana Sparacino


Dono dell'editore



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